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Licenziamento per Malattia di un Dipendente: Come vengono svolte le Indagini per Falsa Malattia del Dipendente, cosa è possibile dimostrare e quando è legittimo rivolgersi ad un'Agenzia Investigativa
Le Indagini per licenziamento del dipendente per falsa malattia rientrano all'interno delle Investigazioni Aziendali svolte da Agenzia Investigativa delle Alpi. Tali indagini vengono svolte con la finalità di raccoglie elementi di prova al fine di testimoniare, anche in sede di Giudizio, eventuali violazioni poste in essere dal dipendente.
Il
dipendente in stato di malattia deve rispettare i
doveri di fedeltà e buona fede nei confronti dell'azienda datrice di lavoro, questo è stabilito all'interno dell'Art. 2104 del Codice Civile. Ciò significa che il dipendente, durante il periodo di malattia, deve tenere
comportamenti compatibili con lo stato di malattia dichiarato ed inoltre
non deve porre in essere comportamenti che ne rallentino la guarigione.
La simulazione fraudolenta dello stato di malattia può legittimare il licenziamento per giusta causa del dipendente da parte del datore di lavoro.
Il licenziamento per malattia è un argomento estremamente delicato da affrontare dal punto di vista del Diritto del lavoro. Ciò per la tutela che il legislatore ha voluto riservare nei confronti dei dipendenti. Tuttavia
vi sono tre diverse fattispecie
in cui è previsto il licenziamento dei un lavoratore in stato di malattia:
Con il termine “periodo di comporto” (Articolo 2110 Codice Civile) si intende, il totale delle assenze per malattia effettuate da un dipendente. Il limite di tale periodo è solitamente previsto nei contratti collettivi di lavoro. Superato tale periodo, il dipendente può essere licenziato (licenziamento per malattia prolungata).
Il licenziamento per giusta causa (Art. 2119 Codice Civile) si concretizza quando il dipendente, realizza comportamenti di tale gravità disciplinare, da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro, neanche in via provvisoria.
Si intende
licenziamento per giusta causa anche
quello effettuato dal datore di lavoro dopo aver dimostrato che il dipendente in malattia non rispetti i doveri di fedeltà e buona fede. Infatti la finta malattia o l’inadempimento dello stato di malattia da parte del lavoratore è considerato talmente grave da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro.
L’art. 3 della L. 604/1966 stabilisce che il giustificato motivo oggettivo del licenziamento consiste in ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa. Quindi, per esempio, in caso ristrutturazione o cessazione dell’attività, oppure, il venir meno della mansioni da assegnare al dipendente.
La Corte di Cassazione, sez. Lavoro, con la Sentenza n°19089 del 01 agosto 2017 ha conferito il licenziamento per giusta causa al lavoratore la cui condotta illecita era stata documentata tramite attività d’indagine. Il lavoratore infatti, durante il periodo di malattia, rimaneva occupato presso la farmacia della moglie.
La Corte indica come il certificato medico comporti solamente una manifestazione di scienza secondaria se in contrasto con i fatti oggettivi documentati tramite attività d’indagine di un’agenzia investigativa autorizzata, come Agenzia Investigativa delle Alpi.
Infatti, se poniamo il caso di un lavoratore che si reca dal medico, lamentando un emicrania e richiedendo cosi la certificazione di malattia; il medico non ha mezzi scientifici per comprovare la verità. Quindi se tramite attività d’indagine si riscontra che tale lavoratore stia svolgendo attività, che vanno in conflitto con il suo stato di malattia; è normale che prevalga il materiale documentato dall’agenzia investigativa.
Il dipendente che percepisce, da parte dell’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) un’indennità per malattia, che in seguito ad indagine risulta essere falsa, può essere querelato dal datore di lavoro per truffa. Tale situazione può essere aggravata, nel caso in cui il lavoratore, induca in errore il medico al fine di ottenere la falsa certificazione sanitaria.
Nel momento in cui il datore di lavoro abbia il sospetto che lo stato di malattia, da parte del dipendente, non sussista (falsa malattia). O nel momento il cui quindi il datore di lavoro abbia il sospetto che il dipendente stia svolgendo un altro lavoro o non stia osservando le cautele necessarie al fine di ripristinare quanto prima il proprio posto di lavoro, può richiedere l’intervento da parte di un’agenzia investigativa che svolga indagini per accertarne il comportamento.
Infatti, come previsto dalla legge, nello specifico, nella
Sentenza della Corte di Cassazione n. 6236 del 2001, è legittima l’attività da parte di un’agenzia investigativa al fine di controllare l’adempimento dello stato di malattia da parte di un dipendente.
Agenzia Investigativa delle Alpi, dal 1992 svolge Investigazioni atte ad accertare la falsa malattia da parte dei dipendenti, fornendo prove (foto e video) valide in Sede di Giudizio. Utilizzo di tecniche investigative come il pedinamento unitamente a sistemi di localizzazione satellitare GPS e tecniche di Open Source INTelligence.
Le indagini per Licenziamento per Malattia sono finalizzate ad accertare eventuali violazioni poste in essere dal lavoratore durante lo stato di malattia. E' utile sottolineare come le indagini siano utili al fine di determinare l'eventuale comportamento fraudolento porto in essere dal lavoratore. Tenendo sempre in considerazione l’ obbiettivo che il cliente vuole ottenere viene strutturata l'attività investigativa:
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