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Le Indagini per ridiscussione dell'assegno di mantenimento permettono al coniuge di richiedere una revisione del valore dell'assegno di mantenimento stabilito in precedenza. Questo processo può essere innescato da cambiamenti significativi nelle circostanze finanziarie o personali, come cambiamenti nei redditi, nuove responsabilità familiari o altre ragioni rilevanti.
Con tali presupposti si da vita alle indagini,
il cui esito viene sempre dettagliato all’interno di rapporti investigativi producibili in sede giudiziaria unitamente, quando richiesta, alla testimonianza giurata dei nostri agenti.
L'assegno di mantenimento, come previsto dall'articolo 156 del Codice Civile, è calcolato con l'obiettivo di garantire all'ex coniuge economicamente meno "fortunato" la capacità di essere autonomo dal punto di vista finanziario.
Art. 156 Codice Civile
"Il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri."
"L'entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell'obbligato"
"Resta fermo l'obbligo di prestare gli alimenti di cui agli articoli 433 e seguenti "
Qualora sopravvengano giustificati motivi il giudice, su istanza di parte, può disporre la revoca o la modifica dei provvedimenti. È ampiamente noto che l'importo dell'assegno di mantenimento non sia una cifra statica destinata a rimanere invariata per sempre.
Al contrario, può essere modificato, e la revisione può essere richiesta nel momento in cui si verifichi un cambiamento, positivo o negativo, nella situazione economica dell'ex coniuge che deve effettuare il pagamento o del beneficiario. In conseguenza di ciò, l'importo precedentemente stabilito può essere soggetto ad aumento o riduzione, a seconda delle circostanze specifiche.
Qualora vi sia una modificazione, anche successiva, delle condizioni economiche dell'ex coniuge è possibile richiedere, su istanza di parte, al giudice la
modifica dell'assegno di mantenimento. Alcune casistiche che possono dar seguito a tale richiesta sono:
Tale circostanza fa riferimento ad entrambi i coniugi. Qualora vi sia una modificazione della situazione lavorativa, sia dell'ex-coniuge ricevente che di quello obbligato a corrispondere il mantenimento, può essere richiesta una rivalutazione. Tali situazioni possono comprendere: la sussistenza di un nuovo impiego per la parte ricevente o un ridimensionamento/diminuzione dello stipendio o perdita del posto di lavoro della parte obbligata.
Cosa succede se l'ex-coniuge svolge attività lavorative non dichiarate? In questo caso sono le parti che devono produrre al giudice gli elementi per decidere il c.d. onere della prova. La Corte di Cassazione si è espressa in merito con numerose Sentenze. La Sentenza 19042/2003 afferma il principio secondo cui, l'assegno di mantenimento, deve tenere conto delle condizioni di fatto, compresi i redditi percepiti da un'attività lavorativa anche svolta senza regolare contratto. Nuovamente con la Sentenza 21047/2004, la Corte ha affermato che "Il reddito da lavoro nero può negare l'assegno di mantenimento. In sede di separazione, il giudice, nel ricostruire le situazioni patrimoniali dei rispettivi coniugi, al fine di verificarne l'adeguatezza alla conservazione del precedente tenore di vita, può tenere conto del reddito da attività lavorativa non dichiarata".
Al fine di valutare la sussistenza di nuove situazioni, idonee per richiedere una rivalutazione dell'assegno di mantenimento, è possibile rivolgersi ad un Agenzia Investigativa.
Agenzia Investigativa delle Alpi da oltre 30 anni svolge indagini per la Rivalutazione dell'assegno di mantenimento, tutte le prove sono producibili in sede di giudizio e sono da ritenersi determinanti al fine della rivalutazione.
Il principio generale è quello di corrispondere al coniuge economicamente più debole una somma di denaro da parte di uno dei coniugi all'altro per adempiere all'obbligo di assistenza materiale. Il calcolo del quantum da corrispondere è proporzionale alla situazione reddituale ed è regolato dall'art. 156 del Codice Civile.
Affidarsi ad un Agenzia Investigativa permette di acquisire dati e prove atte a determinare:
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quando è dovuto l'assegno di mantenimento.
Tenendo sempre in considerazione l’obbiettivo che il cliente vuole ottenere, per esempio acquisire dati e prove utili al fine di richiedere la revoca dell'assegno di mantenimento o l'aumento dello stesso, le indagini vengono svolte mediante:
Affidarsi ad un’Agenzia Investigativa vuol dire essere in grado di dimostrare le modificazioni della situazione patrimoniale/affettiva dell'ex coniuge tramite documentazione legalmente riconosciuta dal Tribunale e di conseguenza acquisire dati e prove determinanti per richiedere la rivalutazione dell'assegno di mantenimento.
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