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Sentenza n. 12994 del 12 Maggio 2023
La Corte di Cassazione, sez. lav., ha ribadito con la
Sentenza n. 12994 del 12 Maggio 2023, che il dipendente in stato di malattia, ritardando la guarigione, viola i doveri di correttezza e buona fede (art. 2014 e 2014 codice civile). Nello specifico il lavoratore durante il periodo di malattia aveva posto in essere comportamenti non compatibili con lo stato di malattia, ponendo in essere una condotta incauta per inosservanza delle prescrizioni mediche. Tali comportamenti possono ritardarne la guarigione integrando una giusta causa di licenziamento. Pertanto la Suprema Corte dichiara inammissibile il ricorso del lavoratore e condanna lo stesso al pagamento delle spese di giudizio.
Altre Sentenze della Corte di Cassazione in materia di Diritto del Lavoro
Sentenza Corte di Cassazione: n. 17133 del 16 Agosto 2016
Con questa sentenza la Corte ha stabilito che il datore di lavoro può legittimamente rivolgersi ad una agenzia investigativa per verificare le condotte dei propri dipendenti, se vi è il sospetto che tali condotte possano influenzare in maniera negativa l’adempimento della prestazione.
Nel caso concreto i giudici hanno esaminato il ricorso di un uomo, che è stato licenziato in seguito al fatto di avere simulato fraudolentemente il suo stato di malattia. Il lavoratore aveva impugnato il licenziamento, lamentando la violazione di alcuni articoli dello Statuto dei Lavoratori, in quanto la datrice di lavoro aveva utilizzato un agenzia investigativa per accertare l’attendibilità della certificazione medica.
La Corte ritiene più che fondato l’utilizzo di un agenzia investigativa, ben potendo il datore di lavoro decidere autonomamente come e quando compiere il controllo, essendo il prestatore d’opera tenuto ad operare diligentemente per tutto il corso del rapporto di lavoro.
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