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Indagini per le Aziende: le Sentenze della Corte di Cassazione
Indagini per le Aziende

La Corte di Cassazione
Il processo italiano è composto da tre gradi di giudizio, l'ultimo grado, a differenza degli altri è uguale sia nel Processo Penale sia in quello Civile, ed è la Cassazione.
La Corte di Cassazione, ha il compito di garantire l’esatta interpretazione e applicazione della legge. Il ricorso in Cassazione può essere presentato contro i provvedimenti emessi dai giudici ordinari nel grado di appello o nel grado unico. Qualora la Corte trovi un vizio ha il potere di emanare un principio, vincolante per il giudice del rinvio. Anche se la Corte di Cassazione non è vincolante quando i giudici devono decidere cause diverse, il parere della Corte rimane comunque da ritenersi molto influente. I giudici delle giurisdizioni inferiori, infatti, si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione nella maggior parte dei casi.
A seguito sono riportati alcuni esempi di Sentenze, della CORTE DI CASSAZIONE, che danno valore all'attività, e alle prove degli Istituti di Investigazione Privata utilizzate in sede Giudizio in materia di Diritto del Lavoro
Quando è possibile rivolgersi ad un Agenzia Investigativa: Sentenza, Corte di Cassazione n. 6236 del 2001
Al fine di acquisire dati e prove, utilizzabili anche in sede di giudizio, il datore di lavoro può utilizzare un Agenzia Investigativa al fine di verificare il reale stato di malattia del dipendente. Il caso di specie fa riferimento un dipendente che, nello specifico simulava fraudolentemente lo stato di malattia. Tale stato, in teoria, non gli consentiva di svolgere le normali attività lavorative. Per stabilire la reale esistenza di questo stato di malattia può essere utilizzato l’impiego di un Agenzia Investigativa. Ciò viene riconosciuto anche in ragione delle difficoltà che il datore di lavoro può incontrare nell'identificare tali comportamenti fraudolenti.
Licenziamento per giusta causa del dipendente che falsifica i rimborsi - Sentenza, Corte di Cassazione 16196 del 2009
La Sentenza n.16196 del 2009 fa riferimento ai controlli effettuati da un azienda in merito al comportamento lavorativo posto in essere da un dipendente. Nello specifico il dipendente, per necessità lavorative, effettuava diversi km al mese. Lo stesso è stato licenziato per giusta causa dall'azienda in forza del fatto che, durante le trasferte lavorative, segnava un numero di km superiore rispetto a quelli realmente effettuati unitamente a spese che, nello specifico, non aveva sostenuto. In questo caso è legittimo avvalersi di un Agenzia Investigativa, i controlli sono legittimi e non violano la privacy del dipendente essendo tale controllo posto in essere dal datore di lavoro al fine di valutare la correttezza del dipendete in termini di attività lavorativa
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